Alla fine della guerra, furono minati e fatti esplodere il forno, il mulino e tutti i macchinari: i Fabbri spostarono il Pastificio al n.6-7 di Piazza Emilio Landi, a solo pochi passi dall’antica sede (n. 1-2-3-4).

Il giorno 11 settembre 1949, si spense Lionello Fabbri secondo figlio del fondatore Giovanni:  il Pastificio divenne proprietà esclusiva di suo fratello Livio. Il mulino, il forno e il negozio di generi alimentari furono dati alla moglie (Dani Dina nata Ceccanti) e alle due figlie del defunto, Rita e Giovanna. Alla fine, il mulino fu chiuso nello stesso anno 1949. Il Pastificio concentrerà ormai tutta la sua attività sulla produzione di pasta aiutato dai i suoi 4 dipendenti: Carlo, Narciso, Berlindo e Giovanna, ultima arrivata e prima donna assunta poco prima della fine della guerra.

Titolare del Pastificio nel 1946:

Livio Fabbri (figlio di Giovanni, fondatore dell’azienda) affiancato dal figlio Renzo

Salario orario del Pastaio nel 1946:

12,18 lire per le donne / 17,40 per gli uomini

Libro di paga mensile del Pastificio da maggio 1946 a maggio 1950 (Museo Fabbri)

I pastai (1946-1950)

Goli Carlo, figlio di Pietro, nato a Strada il 7 marzo 1873. Fine rapporto: 31 agosto 1949.

Parrini Narciso, figlio di Raffaelo, nato a Strada il 29 settembre 1891. Inizio rapporto: 1 ottobre 1921.

Falciani Berlindo, figlio di Fernando, nato a Strada il 12 luglio 1889. Inizio rapporto: 3 aprile 1924.

Miniati Giovanna, figlia di Federico, nata a Greve il 15 marzo 1925. Inizio rapporto: 1 marzo 1945.

Referenze

SAA3 2, Libro paga mensile, maggio 1946-maggio 1950, Museo Fabbri